AVVISO

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Cari amici di Facebook e dei social ASI
Vorrei precisare che nei social postiamo informazioni istituzionali destinate ai 1.000 affiliati del Veneto ed ai 150.000 tesserati. A 13.000 affiliati in Italia ed 1.300.000 tesserati.
La posizione *politica* di ASI è stata rappresentata sul Corriere dello Sport e su ADN Kronos dal Presidente Nazionale di ASI, con articoli dal titolo “GreenPass per palestre è un colpo durissimo”: Al di là del prevedibile calo degli accessi, quanti già iscritti alle strutture sportive, non in possesso del Green Pass saranno rimborsati dal Governo? Gli stessi gestori di palestre e piscine, centomila sul territorio nazionale, vessati da 17 mesi, saranno aiutati o abbandonati? Ma, soprattutto, come può il Governo perseverare nell’atteggiamento di non considerare lo sport un vero presidio che eroga benessere?” ecc.
Non c’è nessuna posizione pregiudizialmente contraria al GreenPass, che anzi (una volta tutelate come prevede il decreto le persone non vaccinabili e previsti dei limiti di età) potrebbe risolvere velocemente questa crisi, consentendoci a settembre una riapertura certa ed incondizionata; perché diciamocelo, non se ne può più.
Ma si contestano le modalità di imposizione sempre ai medesimi soggetti che già hanno sofferto a sufficienza la crisi. Ripetiamo dagli inizi del 2020 che è inconcepibile prevedere limitazioni nelle palestre e non ad esempio nei mezzi pubblici.
Questa è la posizione ufficiale di ASI e non ho letto prese di posizione altrettanto nette da parte di altri EPS o Federazioni.
Vi è poi tuttavia l’esigenza di dare delle risposte. Dal giorno 6 agosto entrerà in vigore il decreto legge governativo (n.b.: Decreto Legge non DPCM). E ci viene chiesto:
***cosa devo fare, come devo operare?***
Poiché mancano informazioni dettagliate, ci impegniamo nel dare delle risposte e non è semplice ve lo assicuriamo; non a caso le diamo solo noi o quasi, e spesso ce le copiano: E le risposte che riteniamo doveroso dare sono quelle postate ieri; non possiamo invitare alla disobbedienza civile perché le sanzioni le pagherebbero le nostre associazioni. La sollecitazione alla inottemperanza alle disposizioni legislative può girare nei social organizzati privatamente da gruppi di persone, non nei siti istituzionali di un ente riconosciuto dal CONI e dal Ministero degli Interni.
Sarebbe poco serio da parte dell’Ente Asi suggerirvi di trasgredire la norma rischiando 1000 euro di sanzione e 10 giorni di chiusura.
Perciò, il fatto di leggere a fronte di 3800 visualizzazioni avvenute in poche ore, anche 1 solo commento e 2 mi piace, dove veniamo considerati “servi del potere” ci rattrista non poco.
Come scritto, il nostro compito è dare al meglio informazioni pertinenti a tutela dei nostri associati. Potremmo non fare o scrivere nulla come fanno altri enti che si limitano a vendere tessere, sarebbe molto più facile e comodo. Ma noi in ASI tentiamo di essere altro, un ente serio e vero.
Speriamo che chi legge i nostri social abbia la sensibilità di comprenderlo.
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